Prevenzione del Rischio Suicidario
Prevenzione del Rischio Suicidario – Secondo Edwin Shneideman (1956), fondatore della suicidologia, l’ingrediente base del suicidio è il «tormento della psiche» o «dolore mentale» “psychache”. Questi è caratterizzato da sentimenti quali vergogna, senso di colpa, rabbia, tristezza, solitudine e disperazione; “uno stato di malessere generalizzato in un individuo bisognoso che alle prese con un problema, considera il suicidio come la migliore soluzione” (Shneideman, 1985).
La realtà italiana nel contesto europeo
Ogni anno circa un milione di persone al mondo si toglie la vita, “circa 2.000 persone si uccidono ogni giorno. Anche il tasso di mortalità per suicidio è mediamente 14,5 su 100.000 abitanti” (Favasulli M. A.,).
Un rapporto ISTAT (2017) afferma che i decessi per suicidio in Italia nel 2015 sono stati 3.935 pari a 6,5 morti ogni 100.000 abitanti. Anche Per comprendere la consistenza del dato, basti pensare che nel 2017 si contano 357 omicidi, pari a 0,59 omicidi per 100.000 abitanti (ISTAT, 2017).
E’ importante ricordare il concetto di prevenzione come fenomeno legato alla conoscenza del problema, secondo l’idea che più si conosce il rischio, più è possibile prevenirlo e contrastarlo. La prevenzione “è un insieme di attività, azioni ed interventi attuati con il fine prioritario di promuovere e conservare lo stato di salute ed evitare l’insorgenza di malattie” (Istituto Superiore di Sanità, 2015).
Secondo i dati pubblicati dall’Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT, 2017) l’Italia complessivamente è una delle nazioni più “fortunate” rispetto al tema del suicidio, Anche perché, con una media di 6,32 suicidi ogni 100.000 persone, si attesta tra le ultime posizioni per numero di suicidi annui nel panorama europeo.
Dopo l’Italia ci sono solamente Cipro (4,98) e Grecia (4,5), dati riferiti all’anno 2014 (ISTAT, 2017).
Molto più grave è la situazione soprattutto nei paesi dell’est Europa dove, ad esempio in Lituania, nel 2014 si raggiunge la cifra di 31,51 suicidi ogni 100.000 abitanti.
Spingendoci maggiormente all’interno dei dati nazionali, è possibile osservare come il fenomeno all’interno del nostro territorio evidenzia caratteristiche epidemiologiche degne di riflessione. Tra le regioni del centro-nord e del sud c’è una certa differenza statistica per quanto riguarda la percentuale di suicidi nella popolazione. Anche La media tra le regioni del centro nord è di 5,7 suicidi ogni 100.000 abitanti, quella delle regioni del sud è di 3,8; dati riferiti all’anno 2010 (ISTAT, 2017). La regione con la percentuale più alta di suicidi su 100.000 abitanti è la Valle d’Aosta (11,7 nel 2010), quella con la percentuale più bassa risulta essere la Campania ( 2,4 nel 2010).
Notevole la differenza statistica tra la popolazione maschile, che raggiunge il 78% dei casi di suicidio, e la popolazione femminile che rappresenta il 22% del campione.
Anche relativamente all’età anagrafica, il 35% della popolazione suicida italiana aveva più di 65 anni, il 37% tra i 45 e i 64 anni, mentre il 23% aveva tra 25 e 44 anni.
Prevenzione del Rischio Suicidario
La Camera ha approvato, in data 14 giugno 2022, la mozione 1-00536 in materia di suicidio finalizzata ad impegnare il Governo ad attuare interventi per la prevenzione del fenomeno, l’istituzione di un centro studi/osservatorio pubblico e la presentazione una relazione annuale alle Camere.
Tra le varie iniziative c’è anche l’istituzione di un apposito numero verde telefonico di emergenza suicidi gratuito; e la promozione di campagne di sensibilizzazione e prevenzione all’interno delle scuole, a partire dalla primaria.
Senza dubbio l’elemento più insidioso e difficile da contrastare per fare Prevenzione del Rischio Suicidario è la DISPERAZIONE, quasi sempre nascosta e non condivisa. Purtroppo la difficoltà di esporre le proprie difficoltà è l’elemento che più di ogni altro rende fragile l’individuo e lo mette a rischio di commettere gesti estremi e irreversibili.
In quanto Psicoterapeuta, mi auguro che chiunque possa trovarsi a leggere questo breve articolo del mio blog di Psicologia e Psicoterapia, e che vivesse momenti di estrema difficoltà, tale da portare a Pensieri Suicidi, trovi lo spunto, la forza e il coraggio, per chiamarmi al n. 3200244353, o contattarmi attraverso il form di seguito.
Non cedere alla paura della vergogna, superiamola insieme.
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